Il libro

Così la neve al sol si disigilla –
Snowflakes Falling in the Sun

snowflakes-coverSnowflakes Falling in the Sun – Experiencing Christ on the Zen-Way

Plöger-Verlag 2012
ISBN 978-3-89857-267-5, 19,80 Euro

 

Così la neve al sol si disigilla

“Così la neve al sol si disigilla”
(Dante, Paradiso, Canto XXXIII, 64)

IL TITOLO:
Il titolo originale del libro è: “Fiocchi di neve cadono nel sole”. Ma quando, durante un pellegrinaggio in Italia, l’autore lesse il Canto XXXIII del Paradiso di Dante, volle che l’edizione italiana avesse come titolo il verso di Dante: “Così la neve al sol si disigilla”.

IL LIBRO:
Quest’opera di Johannes Kopp è innanzitutto l’atto di “infinito amore e infinita misericordia” di un uomo, – sacerdote pallottino e maestro zen, – che attraverso lo Zen ha realizzato in sé la Natura di Gesù Cristo e la Natura di Buddha e pertanto vuole guidare l’intera umanità alla medesima realizzazione.

Il libro è dunque:
I.
La testimonianza appassionata e accuratissima di come la pratica della Contemplazione-Zen possa condurre l’uomo e il cristiano alla comprensione profonda e alla realizzazione del Cristo. Si tratta in pratica dello zazen, lo zen seduti secondo la tradizione sviluppatasi nel Buddhismo, adattato alle esigenze e alle caratteristiche dell’uomo moderno della società industrializzata occidentale.
Johannes Kopp, in quanto discepolo diretto di H.E.M. Lassalle e di Roshi Koun Yamada (nonché di Graf Durkheim), è anche testimone reale della prima fase dell’incontro e dell’integrazione tra Buddhismo Zen e Cristianesimo. In questo senso il suo libro ci fa respirare l’atmosfera dei pionieri, dei primi approcci e dei primi sviluppi di un fenomeno i cui positivi effetti verranno pienamente valuti forse solo fra centinaia di anni.

II.
L’adempimento di un compito assegnato all’autore dal suo Maestro buddhista.
Cito dal libro le parole di Yamada-Roshi: “Il mio lavoro con i discepoli cristiani è quello di … portarli all’esperienza del satori. Agli interrogativi su come interpretare questa esperienza dal punto di vista del Cristianesimo … dovranno rispondere i Cristiani stessi”.
Padre Johannes Kopp, con “timido coraggio”, affronta i rischi di un tale compito ed offre dettagliate risposte. Non c’è quasi assunto buddhista o affermazione zen di cui Kopp non abbia ritrovato il riscontro nel Vecchio e nel Nuovo Testamento o negli scritti e nelle parole dei santi e mistici cristiani. In questo senso “Così la neve al sol…” è anche una oculata ed amorosa risposta punto per punto ai dubbi e alle perplessità dei credenti cristiani.

III.
Il resoconto di 28 anni di pratica zen in Germania. Padre Kopp ha iniziato nel 1972 il Programma “Leben aus der Mitte” – Vita dal Centro – nell’Episcopato di Essen (Renania Settentrionale-Westfalia) e in numerose altre città tedesche e svizzere. Per la pratica è stato preferito il nome di Contemplazione Zen. I suoi discepoli dichiarati sono alcune centinaia, i partecipanti alle sesshin senza un impegno formale sono migliaia.
Padre Johannes Kopp, – ufficialmente abilitato da Yamada Roshi all’insegnamento dello Zen con il nome di Ho-un-Ken (Nuvola del Dharma), – è considerato oggi in Germania un’autorità nel campo della Mistica e dell’ Esperienza di Dio. Il libro “Così la neve al sol si disigilla” è un manuale minuzioso per la pratica della contemplazione zen, in cui la descrizione di ogni possibile reazione fisica e psichica nel corso delle sesshin è frutto di uno studio di anni su se stesso e sui discepoli. Per la postura il corpo viene esaminato nel libro in ogni sua parte; le emozioni, i conflitti, i drammi che il singolo vive percorrendo questo durissimo cammino, vengono preannunciati per dare al praticante coraggio, forza, fede, speranza, costanza. Anche gli “alleati” e i “nemici” che si incontrano durante la pratica vengono descritti, perché possano venir riconosciuti, – o smascherati.

IV.
Una preghiera. Il presupposto è che: “posso pregare per tutto”. La frase non significa che si può pregare per qualsiasi cosa. Padre Johannes pone l’accento sulla parola “tutto”. Il suo libro è la preghiera che: “tutto ciò che nella tradizione cristiana fino ad oggi è giunto a maturazione e preme per giungere a completezza, si realizzi oggi. Tutto ciò che nella tradizione zen ed in ogni tradizione religiosa è giunto a maturazione e preme per giungere a completezza, si realizzi oggi. Tutto ciò che nei milioni di anni dell’evoluzione è giunto a maturazione e preme per giungere a completezza, si realizzi oggi… adesso”. E’ in questo senso che Pater Johannes ha scritto il libro, ed è in questo oggi e in questo adesso che lui invita a stare seduti, nella pratica dello zazen, nella contemplazione zen. Il koan assegnatogli tanti anni fa dal suo Maestro, Yamada Roshi: “devi realizzare Gesù Cristo”, viene visto dunque come l’invito rivolto da un buddhista illuminato a tutta la Cristianità. E nel libro Padre Johannes riesce a destare la sete di un nuovo modo di lettura della Bibbia e dei testi sacri cristiani: non l’analisi del testo, quanto invece l’esplodere e l’irrompere del medesimo stato di coscienza dal quale quel testo era scaturito e al quale quel testo vuole condurre (questo è il senso del koan – la Bibbia viene riscoperta come una grande raccolta di koan).

LO STILE:
Lo stile del libro è quello dei mistici, linguaggio d’ amore, poetico, come detta lo Spirito, a volte però immediato e secco secondo la tradizione zen, lampi d’illuminazione. Si tratta di dare espressione all’inesprimibile. Ciò malgrado il testo soddisfa ampiamente le esigenze di sistematicità e di completezza, una serietà che impone sempre di puntualizzare e di non consentire equivoci, – o di non generarne, – in una materia tanto delicata e non di rado controversa. La frase risulta a volte lunga, aggiungendo all’assunto principale dettagli che il lettore riconosce subito come indispensabili. Johannes Kopp inventa anche parole nuove o fonde in modo del tutto inconsueto le già complesse parole composte tedesche. L’italiano non può non rispecchiare queste caratteristiche.

Padrea Johannes, Ho-un-Ken, raccomanda di considerare le apparenti ripetizioni con la “mente del principiante”, secondo lo spirito zen: ogni frase è udita o letta per la prima volta, ogni cosa è vista per la prima volta, ogni attimo è vissuto in perenne inizio.