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zendo_01LEBEN AUS DER MITTE – VITA DAL CENTRO è il programma della Contemplazione Zen nella diocesi di Essen, Germania.

“Così la neve al sol si disigilla”

Il superamento del pensiero dualistico è oggi una questione di vita o di morte.

La contemplazione zen è divenuta per molti cristiani un cammino dell’esperienza di fede.

Accomuna tutti gli esseri umani nella fondamentale realizzazione e nell’esperienza dell’unità, dove nulla è più estraneo, e con consapevolezza nuova diviene spinta ad una vita responsabile in piena fiducia.

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Ciò che si è verificato quando Cristianesimo e Buddhismo per la prima volta hanno cominciato ad incontrarsi e a compenetrarsi, costituirà, – secondo un’espressione del filosofo della religione A. J. Toynbee, – il principale interesse che uno storico fra mille anni avrà per il nostro secolo. Tra questi eventi della fase iniziale della reciproca compenetrazione conterà il fatto concreto che dei cristiani, preti e membri di ordini religiosi hanno accolto da Maestri Zen l’iniziazione sulla Via dell’esperienza, secondo la tradizione buddhista. Se già questo dato di fatto ancora all’inizio del secolo era impensabile, la sua conseguenza apparirà ancor più inconcepibile, cioè che dei cristiani, preti e membri di ordini religiosi conseguano l’abilitazione all’insegnamento ed inizino ad insegnare ciò che su quella Via hanno realizzato e ciò di cui hanno fatto esperienza.

VITA DAL CENTRO – CONTEMPLAZIONE ZEN

dokusanvorraum_02La contemplazione zen è un sostegno essenziale per una preghiera sempre più profonda che, esercitata con regolarità, include la quotidianità, a piccoli passi apre la grande via del Vero Sé e, per i cristiani, può divenire impulso alla preghiera contemplativa.

Il Programma VITA DAL CENTRO richiede ai partecipanti ai corsi anche un impegno psichico.

Questo programma non è una terapia di rilassamento o di distrazione, ma un’istruzione per seguire, all’interno della Chiesa, la via zen, nata dalla tradizione buddhista.

In un corso di meditazione (sesshin) si chiede ad ogni partecipante che dall’inizio alla fine osservi il silenzio, raccolto in sé. A parte il colloquio personale con il maestro ed una conferenza quotidiana, non viene offerto al partecipante alcun altro aiuto e sostegno né durante la meditazione in comune né al di fuori di essa.
Pertanto si presuppone che ogni partecipante sia in grado di sostenere da solo e di elaborare in modo costruttivo il confronto intenso, fin negli strati più profondi, con se stesso.